Fare radio o lavorare in radio?

Cercare lavoro in radio e sentirsi offrire di fare radio

Un amico e collega radiofonico mi fece notare come oggi quasi nessuno lavora in radio ma quasi tutti fanno radio

Presi l’affermazione come una battuta ma in realtà era vero. Una battuta ma profonda e vera

Purtroppo risulta difficile lavorare in radio e, se non in modalità volontariato, gli spazi e i margini sono ristretti

Mi sono chiesto perché?

• innanzi tutto l’offerta è superiore – e di molto – alla domanda. Non so se per l’eccessiva domanda o per la scarsa offerta ma il rapporto è molto sbilanciato. Troppo sbilanciato
• inoltre a mio modesto avviso il giro non presenta grosse risorse da investire e spendere anzi lo vedo sempre alla ricerca di risorse. Un giro leggermente …pidocchioso
• inoltre vedo molta aleatorietà ovvero le rilevazioni di ascolti sono difficilmente quantificabili creando un incertezza di fondo sul riscontro della bontà di un programma, di una trasmissione, di un format, di un conduttore

…e quanto sopra incide negativamente. Su tutto

Insomma tanto volontariato, troppo volontariato, forse solo volontariato

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